Bocca secca?

Bocca secca?
15 Maggio 2017 | News

Con il termine xerostomia si indica la sensazione soggettiva di secchezza della bocca, mentre l’iposcialia è la riduzione anormale della produzione della saliva per compromissione, reversibile o irreversibile, della funzione ghiandolare.
Il paziente avverte la bocca appiccicosa e secca, con una saliva spessa e viscosa che
può causare difficoltà nella fonazione e nella deglutizione, può alterare il gusto dei cibi e lasciare una sensazione di bruciore localizzato alla punta della lingua o diffuso alla bocca, così come labbra e gola secche.
La perdita dell’effetto protettivo remineralizzante che la saliva esercita sui denti può determinare alitosi e carie dentali, infezioni del cavo orale, sia batteriche che micotiche (candidosi orale) e anche piaghe ed afte.

Particolarmente diffusa tra le persone anziane, colpisce dal 6 al 13% dei maschi e dal 20 al 40% delle donne oltre i 65 anni.

Tra le cause ricordiamo:

  • Farmaci utilizzati nel trattamento del Parkinson, dell’incontinenza urinaria, del cancro (chemioterapici), dell’obesità (anoressizzanti);
  • Farmaci antidepressivi, ansiolitici, antistaminici, decongestionanti, antiipertensivi (diuretici) e miorilassanti;
  • Uso di stupefacenti (marijuana, cocaina, efedrina, anfetamine) e abuso di alcol;
  • Sindrome di Sjögren;
  • Sindrome di Lambert-Eaton;
  • Traumi che coinvolgono le ghiandole salivari, i dotti o la loro innervazione;
  • Radioterapia localizzata al collo o al capo;
  • Disidratazione;
  • Diabete;
  • Parotite;
  • Fibrosi Cistica;
  • Ipertiroidismo;
  • AIDS;
  • Respirazione orale da ostruzione cronica delle vie aeree superiori;
  • Dieta non equilibrata ricca in carboidrati e povera di frutta e verdura.

Quando non è possibile interrompere, diminuire o sostituire il farmaco che causa il disturbo o non si riesca a curare la patologia di origine si devono alleviare i sintomi del paziente evitando cibi molto acidi che potrebbero provocare bruciore e con appositi collutori, con umettanti spray (xerotin, secriva), liquidi viscosi, gel e dentifrici capaci di mimare l’effetto della saliva, da usare soprattutto prima dei pasti o, quando le ghiandole salivari sono sane, con l’utilizzo di farmaci appositi, come il Sulfarlem o il Salagen, che aumentano il flusso salivare.
Come alternativa naturale si consiglia di bere un quarto di bicchiere di aloe vera al giorno o fare sciacqui con acqua e succo di aloe vera o in alternativa con tè verde; un ulteriore ottimo rimedio consiste nel masticare un pezzo di zenzero diverse volte al giorno.
Al paziente si richiede di mantenere un’ottima igiene orale usando prodotti fluorati, effettuando controlli odontoiatrici ogni 4/6 mesi per la profilassi delle infezioni dento-parodontali e di abolire il fumo.
Si consiglia inoltre di respirare con il naso anziché con la bocca, di sorseggiare acqua frequentemente evitando bevande gassate e zuccherate, di lasciare sciogliere dei cubetti di ghiaccio in bocca, masticare gomme allo xilitolo, applicare sulle labbra secche pomate emollienti e umidificare i locali nei quali soggiorna.