Pulizia della lingua

Pulizia della lingua
8 Gennaio 2018 | News

La lingua è parte integrante del nostro cavo orale e, come avviene per i denti e le gengive, viene colonizzata dai batteri.

Nonostante ciò, la maggior parte delle persone non si preoccupa di detergere l’eccessiva microflora che vi risiede con il rischio che, l’insufficiente igiene orale sia, in circa il 90% dei casi, causa di una problematica sgradevole, l’alito cattivo (alitosi).

Per sua natura la lingua ha una struttura irregolare, non liscia, per la presenza di centinaia di papille gustative: queste fessurazioni sono l’ambiente ideale per la proliferazione dei batteri.

La lingua dovrebbe apparire rosa in tutta la sua superficie ma se, al contrario, si osservano alterazioni del colore vuol dire che è “patinata” ovvero si è formata una pellicola di placca e batteri.

Risulta quindi di fondamentale importanza rimuovere questa patina.

La pulizia della lingua (brushing) si può effettuare usando il classico spazzolino manuale senza dentifricio (setole o parte posteriore in gomma) o con appositi raschietti o netta-lingua.

La tecnica di pulizia prevede di impugnare lo strumento in modo orizzontale: tenendo la lingua, morbida, fuori dalla bocca e respirando col naso.

Si spazzola con movimenti unidirezionali, delicatamente dal fondo verso la punta, per una decina di volte dopo avere lavato i denti, al mattino e alla sera.

Una lingua pulita comporta un rallentamento nella formazione della placca batterica, dell’alito cattivo, diminuisce il rischio di carie e di gengivite, migliorando la percezione dei gusti e lasciando una piacevole sensazione di freschezza.


Approfondimento a cura della Dr.ssa Elisa D’Alessio