Lo Scovolino Interdentale

Lo Scovolino Interdentale
26 Ottobre 2015 | News

Gli spazi tra dente e dente ed il solco gengivale  non possono essere efficacemente detersi con l’ausilio del solo spazzolino da denti e del dentifricio, ma necessitano, per la rimozione della placca batterica (biofilm) e di eventuali residui di cibo, del filo interdentale o degli scovolini.

Il filo è il presidio di elezione quando lo spazio interdentale è stretto e sotto le riabilitazioni protesiche.

Si deve utilizzare lo scovolino quando lo spazio è più ampio e per la pulizia di protesi su denti naturali o su impianti, per Toronto su impianti, per overdentures su denti o su impianti e per le aree in cui le superfici radicolari hanno un profilo concavo,

Lo scovolino si utilizza introducendolo delicatamente nello spazio interdentale e con altrettanta delicatezza eseguendo un movimento orizzontale (dentro-fuori), ripetuto per tre o quattro volte consecutive prima di estrarlo e passare allo spazio vicino.

Quando si usa nell’arcata dentale superiore deve essere leggermente inclinato dall’alto verso il basso, invece nell’arcata inferiore dal basso verso l’alto, durante il movimento poi bisogna usare una leggera pressione in modo tale da detergere efficacemente le pareti dei denti contigui ed eseguire allo stesso tempo un lieve massaggio gengivale.

Terminata la pulizia degli spazi tra dente e dente è consigliabile fare un primo sciacquo con acqua per passare poi allo spazzolamento con dentifricio delle facce esterne, interne e masticanti dei denti.

Con questa modalità permettiamo al principio attivo del dentifricio di giungere efficacemente anche negli spazi interdentali ed è solo a questo punto che possiamo completare le procedure di igiene con uno sciacquo di colluttorio al fluoro.

Lo scovolino interdentale può presentarsi in varie forme e dimensioni: cilindrico o conico , lungo o corto, con diametri differenti, la scelta è specifica per gli spazi che sono da detergere e deve essere fatta dal dentista o dall’igienista, affinché sia efficace nella pulizia e non lesivo per i tessuti.

La durata media di uno scovolino, se utilizzato correttamente, è di circa 15 giorni, ma deve essere immediatamente sostituito ogni volta che le setole si iniziano ad aprire o sia eccessivamente distorto per un utilizzo improprio.

L’utilizzo regolare di questo presidio dentistico permette di prevenire la formazione di placca e tartaro e mantenere gli spazi interdentali puliti riducendo il rischio di carie, di gengiviti e di parodontiti.

Le uniche controindicazioni sono per quei pazienti i cui spazi interdentali sono particolarmente stretti e possono presentare anche una malposizione dei denti (denti storti), poiché in queste situazioni anche il solo passaggio dell’anima metallica dello scovolino potrebbe traumatizzare non solo le gengive, ma anche i tessuti duri del dente.